Al2 El Aldeano lancia una tirata a Díaz-Canel e alla dittatura: "Non c'è cibo né corrente, quello che vogliamo è libertà".

In mezzo alla crisi energetica sull'isola, ai continui blackout e alle carenze di ogni tipo, il cantante cubano ha alzato la voce per i milioni di cubani che, all'interno del paese, soffrono di queste privazioni.


Al2 El Aldeano è tornato a ricorrere alla musica, questa volta per attaccare duramente il governante Miguel Díaz-Canel Bermúdez e la dittatura imperante a Cuba.

In mezzo alla crisi energetica sull'isola, i continui blackout e le carenze di ogni tipo, il cantante cubano ha alzato la sua voce per i milioni di cubani che dentro il paese soffrono di queste privazioni.

“Diazca, so che senti paura, si sta avvicinando la tua fine / Il tuo socialismo è morto, le candele sono per il suo funerale / Perché i nostri dirigenti non vivono con necessità / Non c'è cibo né corrente, quello che vogliamo è libertà”, dice Al2 all'inizio della canzone.

"La gente ferma nel tempo alle fermate, i negozi come le loro menti comuniste, ben chiuse / Necessità e violenza per strada, beh non c’è niente se in qualsiasi momento ti rubano la luna all'alba / Questi chivatones incolpano di tutto l'impero, tutto è molto male e triste per nessuno è un mistero / Neppure i fantasmi escono di notte e ti parlo sul serio, si stanno rubando anche i morti dentro il cimitero / Senza carta igienica, senza trasporto, senza valore, senza futuro, senza rispetto, senza diritti, senza onore / Famiglie civili senza fede a soffrire il caldo / Vuoi che ti dica, Fidel morto vive meglio", riassunse così il rapper alcuni dei problemi esistenti a Cuba.

In questo “HipHop Con100cia #43”, Al2 El Aldeano ha chiarito che c'è solo una via d'uscita per porre fine alla dittatura: “Edifici cadono, Cuba vive dentro di un terremoto, è la pura realtà, ci si vede tristi nelle foto, non aspettiamo la luce, perché la luce siamo noi”.

Che ne pensi?

COMMENTARE

Archiviato in:

Deneb González

Redattrice di CiberCuba Intrattenimento


Hai qualcosa da segnalare? Scrivi a CiberCuba:

editori@cibercuba.com +1 786 3965 689