Haydée Milanés: "Cuba non merita quello che sta vivendo"

L'artista, figlia del leggendario trovador Pablo Milanés, ha lamentato che molte persone vanno a letto senza mangiare e che l'assistenza medica negli ospedali pubblici è precaria, tra gli altri temi sensibili.

Haydée Milanés © Facebook/Haydée Milanés/Cibercuba
Haydée MilanésFoto © Facebook/Haydée Milanés/Cibercuba

La cantautrice cubana Haydée Milanés ha inviato questo domenica un messaggio contundente ed emotivo sulla grave situazione che attraversa il suo paese, denunciando l'inefficacia e l'indifferenza del regime comunista che, secondo le sue parole, cerca solo di mantenere un potere assoluto a spese della sofferenza del popolo dell'isola.

"Non ci sono più parole per descrivere quanto male sta Cuba", ha espresso Milanés nel suo profilo Facebook, riferendosi ai problemi che affliggono la nazione caraibica, come la mancanza di cibo, il collasso del sistema sanitario e la crisi energetica.

Pubblicazione di Facebook/Haydée Milanés

L'artista, figlia del leggendario trovador Pablo Milanés, ha lamentato che molte persone vanno a letto senza mangiare e che l'assistenza medica negli ospedali pubblici è precaria, tanto che molte vite si perdono per mancanza di cure adeguate.

Criticò anche che i dirigenti non utilizzano gli stessi servizi sanitari né mandano i loro figli nelle stesse scuole del popolo.

Inoltre, Milanés ha denunciato l'abbandono in cui vivono molte persone che hanno dedicato la propria vita al progetto rivoluzionario, ricevendo ora pensioni insufficienti che non consentono di coprire le necessità basilari.

Ha segnalato che le differenze di classi sociali a Cuba sono sempre più evidenti e ha messo in discussione la mancanza di responsabilità da parte dei responsabili per la situazione attuale.

La cantante ha anche parlato dei più di 1.100 prigionieri politici nel paese e di come coloro che denunciano le ingiustizie siano perseguitati, sorvegliati e, in molti casi, esiliati.

"Cuba non è un paese felice", ha concluso, sottolineando che l'isola non merita il dolore e la disperazione che sta vivendo a causa della gestione dei suoi dirigenti.

Il regime ha annunciato questo domenica la sospensione di tutte le attività amministrative non indispensabili e delle lezioni per i prossimi tre giorni, a causa del passaggio imminente dell'uragano Oscar per l'oriente del paese e dei lavori per ripristinare il sistema elettrico nazionale, completamente collassato da venerdì scorso.

In un breve comunicato pubblicato sul sito web e sulle reti ufficiali della Presidenza di Cuba, il governo ha informato della decisione di sospendere sia le attività amministrative non indispensabili che le lezioni nei giorni lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 ottobre, e di “mantenere i servizi vitali per la popolazione”.

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