Si forma la tempesta tropical Milton nel Golfo del Messico verso la Florida.

Toccherà terra prevedibilmente in Florida il mercoledì della prossima settimana.

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La depressione tropicale 14 si è intensificata in poche ore ed è già la tempesta tropicale Milton, con la possibilità di raggiungere presto la categoria di uragano secondo la scala Saffir-Simpson e di colpire la costa occidentale della Florida, prevedibilmente martedì, secondo quanto riportato dal Centro Nazionale Uragani di Miami (NHC).

"Si prevede che continui a rinforzarsi, il che rappresenterebbe un rischio di impatti che potrebbero mettere in pericolo vite umane in alcune parti della costa ovest della Florida la prossima settimana", ha sottolineato il NHC nel suo rapporto più recente aggiornato sul fenomeno meteorologico.

I venti massimi sostenuti di Milton raggiungono ora i 40 mph (65 km/h), con raffiche più forti, e si muove verso est-nordest.

La tempesta si trova nel Golfo del Messico, a circa 355 chilometri a nordest di Veracruz e a 590 chilometri a nordovest di Progreso, entrambi territori messicani.

Il Servizio Meteorologico Nazionale (NWS) degli Stati Uniti prevede che Milton si "intensificherà rapidamente" man mano che avanzerà verso est-nordest attraverso il Golfo del Messico.

È probabile che raggiunga o si avvicini alla categoria di uragano maggiore quando arriverà sulla costa occidentale della Florida a metà della prossima settimana.

Di fronte a questa situazione, il NWS avverte di "un rischio crescente di mareggiate cicloniche e venti potenzialmente letali" per alcune parti della costa occidentale della Florida a partire da martedì o mercoledì.

Si invita i residenti delle aree colpite a avere pronto il proprio piano di emergenza per gli uragani, a seguire le raccomandazioni delle autorità locali e a rimanere informati sugli aggiornamenti delle previsioni.

Per questa domenica e lunedì sono previste piogge intense in Florida, con rischio di alluvioni improvvise.

La notizia è un duro colpo per lo stato del sole, che si sta ancora riprendendo dai danni dell'uragano Helene, che la settimana scorsa ha lasciato almeno 215 morti negli Stati Uniti e centinaia di dispersi dopo aver raggiunto la categoria 4.

Helene toccò terra nel nord-ovest della Florida il 26 settembre. Il forte fenomeno meteorologico provocò la distruzione di strade, ponti e paesi, oltre a lasciare più di 700.000 abitazioni senza elettricità, principalmente nella Carolina del Nord, stato dove il numero dei morti superò il centinaio.

Helene è stato l'uragano più mortale negli Stati Uniti dal Katrina, nel 2005, che ha preso più di 1.800 vite.

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