Dopo che El Micha ha abbandonato con rabbia un'intervista nel programma "El Toro Loco Show" a Miami quando è stato accusato per i suoi viaggi a Cuba, la reazione del reguetonero è diventata virale sui social media.
Tuttavia, tra i cubani le opinioni al riguardo sono state divise; mentre alcuni condividono il parere di El Micha e affermano che non si devono mescolare gli artisti con la politica, altri hanno attaccato il cantante perché considerano la sua posizione un modo per sostenere il regime cubano e voltare le spalle all'esilio.
"Quello che bisogna fare è lasciare la sanaca e invece di creare contenuti con tutto ciò, supportare e unire gli artisti affinché la musica cubana arrivi a un livello più alto e non fermarsi nella politica, che nessuno di noi è né deve avere a che fare con quello che succede in un intero paese. So com'è Cuba, di male in peggio, ma dire questo ovunque ti fermi non servirà a nulla," ha scritto sul suo Instagram anche l'artista Alier El Kilate.
“Il 90% dei cubani siamo El Micha. Lasciamo da parte la sfacciataggine ormai”; “Chi non la pensa come loro viene giudicato e schiacciato come faceva il governo con noi. Tutti questi intervistatori carepin* falsificando un estremo sentimento patriottico sui social a spese degli artisti, fate qualcosa voi”; “Cuba non è così per colpa di El Micha, Cuba è così a causa di persone che hanno creduto in quel regime 50 anni fa e lo hanno difeso”, hanno assicurato altri utenti del web.
La reazione di El Micha ha trovato anche nelle reti critiche molto forti, alcune con insulti inclusi: “Sei un penco, hai una doppia morale, sei un leccapiedi, grande per gusto, comunista, se ami davvero la tua gente fai qualcosa per loro, è il minimo che puoi fare, sei senza vergogna, non ti si chiede altro, sei un'aura”; “Micha tu non sei pazzo. Sei solo un singao in più, trascinato e strappato”; "Questo Micha è un tremendo spione del governo di Cuba, rimani a Cuba. Giumenta".
Una delle risposte più contundenti a El Micha è stata quella del musicista Kamankola attraverso alcuni versi: "Anch'io ho lasciato una casa, ho lasciato una madre e un sogno e una nonna che morendo mi ha chiesto di tornare / Anch'io ho messo la mia faccia, ho messo la mia fede e il mio dolore e l'ira e il rancore che ho ancorato nell'anima è il proiettile e l'arma e sta in piedi di fronte al terrore / L'esilio si rispetta, rispettando il suo esilio, non essendo come i cani di fili e marionette...".
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