Il creatore cubano @carlitiktok4 ha pubblicato un video intitolato "Storia reale del cubano quando arriva negli USA", in cui ha criticato la pressione che alcuni cubani negli Stati Uniti esercitano sui loro connazionali appena arrivati che accolgono.
Nel suo video, Carlito ha messo in discussione perché "tutti finiscono per essere sepolti" quando un cubano aiuta un altro che è appena arrivato nel paese e ha menzionato che molti ospiti si aspettano che i neofiti seguano le loro regole e si adattino rapidamente. "Leggi il tuo regolamento a modo tuo, a modo tuo, e dopo almeno due mesi, tre mesi la gente già non vive più nella tua casa", ha commentato il creatore, mettendo in dubbio le aspettative che gli ospiti avevano su coloro che erano appena arrivati.
Inoltre, si è riferito a come i nuovi arrivati spesso venissero descritti come ingrati: "Ho accolto tizio, che ingrato è risultato, dopo che gli ho dato un tetto, dopo che gli ho dato da mangiare". In questo senso, si è chiesto se, in realtà, il problema non risiedesse nell'atteggiamento di chi li accoglieva: "Non sarà che siete voi a rendere un po' complicato il momento di accogliere qualcuno?".
Il creatore ha anche criticato l'imposizione di norme rigorose da parte degli anfitrioni, che si aspetterebbero che i nuovi arrivati si adattassero alle loro aspettative: "Voi volete che le persone che arrivano facciano quello che volete voi". Per lui, questo tipo di atteggiamento genera tensioni e scatena conflitti.
Allo stesso modo, ha fatto un appello all'empatia, ricordando a coloro che erano già stabiliti negli Stati Uniti che anche loro avevano affrontato le stesse difficoltà all'arrivo: "Alle persone che ti ricevono dimenticano che anche loro sono arrivati allo stesso modo e che qualcuno deve averli accolti". In diverse occasioni lungo il video, ha sottolineato l'importanza di essere comprensivi e di dare spazio ai nuovi arrivati: "Lascia che le persone respirino", ripeteva Carlito, suggerendo che i nuovi arrivati devono avere tempo per adattarsi senza troppa pressione.
Il dibattito su queste dinamiche tra gli immigrati già stabiliti e i neoarrivati che accolgono è ricorrente sui social media.
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