Arrivano in Messico altri 200 medici specialisti cubani.

Mentre gli ospedali a Cuba affrontano una crisi di mancanza di medici, la nazione caraibica ha inviato 200 specialisti in Messico, che si uniranno agli altri professionisti della salute che già lavorano negli ospedali dell'IMSS Bienestar.

Marcos Rodríguez Costa, ambasciatore dell'isola in Messico, ha informato sui social network X che i nuovi medici sono arrivati lo scorso venerdì all'Aeroporto Internazionale Felipe Ángeles.

Il diplomatico ha indicato che questo personale sanitario si unirà ai suoi colleghi messicani in 19 stati del Messico.

Rodríguez ha presunto che "la cooperazione mutua a beneficio di entrambi i popoli, l'umanesimo e la solidarietà, sono precetti che ci guidano"; tuttavia, questo programma è stato oggetto di critiche, poiché molti considerano che sia un modo per finanziare il regime di La Habana con denaro messicano.

Recentemente, il Messico ha annunciato che aumenterà a 3.800 il numero di medici cubani assunti per lavorare nel paese, nonostante la crisi dei professionisti della salute che colpisce l'isola caraibica. Attualmente, 1.200 medici cubani lavorano nei vari ospedali dell'IMSS-Bienestar.

Questa misura rientra nel programma IMSS-Bienestar, che mira a migliorare l'assistenza medica in 23 stati messicani.

Zoé Robledo Aburto, direttore dell'Istituto Messicano della Sicurezza Sociale (IMSS) e responsabile della consolidazione di IMSS-Bienestar, ha affermato in un'intervista con il quotidiano di sinistra La Jornada che questo nuovo organismo affronta sfide importanti per garantire il funzionamento dei servizi medici e assicurare che gli utenti ricevano assistenza di qualità e gratuita.

Tuttavia, l'arrivo recente di dieci medici cubani specialisti nello stato messicano di San Luis Potosí ha generato malcontento tra gli abitanti, un disagio che il governo ha dovuto riconoscere ufficialmente.

Daniel Acosta Díaz de León, titolare del IMSS-Bienestar a San Luis Potosí, ha ammesso che l'arrivo di medici cubani ha causato malcontento tra la popolazione, che ritiene che quei posti dovrebbero essere occupati da medici locali, secondo quanto riportato da El Sol de San Luis.