Enmanuel Reyes Pla, il talentuoso pugile cubano che rappresenta la Spagna, ha assicurato una medaglia ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo aver sconfitto il belga Schelstraete nei quarti di finale per decisione unanime.
Con questa vittoria, Reyes Pla, uno dei 21 cubani che competono sotto altre bandiere in queste olimpiadi, garantisce il suo posto sul podio, anche se manca ancora sapere il colore della medaglia.
Il pugile, conosciuto come "Il Profeta", ha espresso la sua ambizione di vincere a Roland Garros, ispirato dai numerosi trionfi di Rafael Nadal in quel palcoscenico emblematico. "Voglio vincere a Roland Garros. Lì dove Rafa Nadal l'ha fatto tante volte", ha dichiarato dopo il suo incontro inaugurale.
Il successo di Reyes Pla si aggiunge a una giornata eccezionale per lo sport spagnolo, iniziata con i successi di Álvaro Martín e María Pérez nel centro di Parigi.
Al Parc des Expositions, Reyes Pla ha completato una mattinata impressionante per la delegazione spagnola, assicurandosi una medaglia che aveva desiderato fin dai Giochi di Tokyo 2020, dove era stato eliminato ai quarti di finale in una decisione controversa a favore del cubano Julio César la Cruz.
Il tabellone di competizione a Parigi ha favorito Reyes Pla, evitando scontri prematuri con i grandi favoriti. L'eliminazione iniziale di La Cruz e Mouhiidine nei loro primi incontri e le vittorie decisive di Reyes Pla contro Han e Schelstraete hanno spianato la sua strada verso la medaglia.
Reyes Pla ha dominato Schelstraete fin dall'inizio, imponendosi con i suoi diretti al corpo e assicurandosi una vittoria chiara nel primo assalto (5-0). Sebbene la giuria non gli abbia assegnato completamente il secondo assalto (3-2), la medaglia era quasi assicurata.
Nell'assalto definitivo, ha controllato il combattimento, neutralizzando gli attacchi del belga e garantendo la sua vittoria.
"Sapere quando sporcare il combattimento e attaccarsi al belga è stato fondamentale," ha spiegato il pugile nato all'Avana.
Enmanuel Reyes Pla, di 31 anni, sta competendo per la seconda volta in un’Olimpiade. A Tokyo 2020, è arrivato quinto dopo essere stato sconfitto da Julio César la Cruz.
"Le mie aspirazioni a Parigi si concentrano su un solo obiettivo: la medaglia d'oro se Dio me lo permette," ha detto Reyes Pla in un'intervista con CiberCuba.
"Mi sto preparando fisicamente e mentalmente per essere campione olimpico; sto raggiungendo la mia forma migliore, seguo quanto stabilito dal mio allenatore e, cosa più importante di tutto, mi sto godendo il processo." ha affermato.
Nato a L'Avana il 14 dicembre 1992, Reyes Pla emigrò da Cuba dopo essere diventato vicecampione nazionale nel 2016. Dopo un'odissea che lo portò a Mosca, Bielorussia, Germania e Austria, e periodi in prigione per essere stato irregolare, alla fine arrivò in Spagna, dove ottenne la cittadinanza e si unì alla Federazione Spagnola di Boxe.
"Venne in Spagna perché si è sempre comportato bene con la mia famiglia e voleva difendere i suoi colori. Hanno scommesso su di me. Non sono un atleta olimpico per soldi, ma per la gloria di essere campione," affermò nel 2020.
Mentre la Spagna assicura una medaglia nel pugilato con un pugile cubano, quella disciplina che è stata emblematico nei giochi olimpici si trova nel suo momento peggiore.
Il giornalista specializzato Francis Romero ha spiegato che l'isola ha avuto a Parigi la peggiore prestazione del pugilato olimpico cubano dal 1968. Anche al primo turno sono stati eliminati grandi rappresentanti di questo sport come La Cruz.
Dei cinque combattenti, ne rimangono solo tre in competizione, quando l'isola non aveva mai raggiunto meno di quattro medaglie (Londra 2012) da Messico 68, quando tornarono con due medaglie d'argento, ha sottolineato Romero.
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