Le piattaforme femministe hanno confermato lunedì come femminicidio un doppio crimine avvenuto nel comune rurale di Suferry, nella provincia di Ciego de Ávila, in cui sono morti una donna, suo padre e un'amica di famiglia è rimasta ferita.
La vittima femminile, di 28 anni e identificata come Yumary Morales Guerra, è deceduta il 15 luglio scorso a causa delle gravi ferite inflitte dal suo ex partner.
Nel grave incidente, avvenuto l'8 luglio, è morto istantaneamente Félix Morales, come confermato sui social media da Alas Tensas, che ha anche fatto riferimento a un'amica di Yumary che è rimasta ferita e che si sta riprendendo dall'aggressione.
Sebbene le piattaforme femministe non abbiano identficato l'aggressore, in precedenza l'assassino era stato identificato da fonti indipendenti come Richard Sánchez Ferrales.
L'uomo che godeva di un permesso di uscita dal carcere quando nella notte dell'8 luglio è entrato nell'abitazione della sua ex compagna e ha assassinato prima il suo ex suocero, un anziano di 70 anni che è stato aggredito mortalmente con un machete da dietro.
Atto seguente, Sánchez Ferrales attaccò con la stessa arma bianca contro Yumary Morales Guerra, la sua ex compagna, che lasciò gravemente ferita.
Yoledys Díaz Batista, una giovane vicina e amica di Yumary che è intervenuta a sostegno della famiglia, ha subito anche una violenta ferita a un braccio ed è ancora ricoverata.
Fino a questo 29 luglio, il sottoregistro dei femminicidi verificati da piattaforme femministe dall'inizio dell'anno è di 31 femminicidi, 3 tentativi di femminicidio e sei casi che necessitano di accesso all'indagine.
Inoltre, stanno indagando su un'allerta in ognuna delle seguenti province: Las Tunas, Matanzas, La Habana e Santiago de Cuba.
Il governo cubano non contempla la figura del femminicidio nel Codice Penale vigente, approvato nel maggio 2022.
Tuttavia, in risposta alla crescente pressione da parte dei cittadini e delle piattaforme femministe indipendenti, è stata appena annunciata la creazione a Cuba di un sistema nazionale di registrazione, assistenza, monitoraggio e vigilanza sui casi di violenza di genere nel contesto familiare.
Un recente rapporto del quotidiano ufficialista Granma ha menzionato che il Sistema è composto da “25 esperti” del Ministero dell'Interno e del Tribunale Supremo Popolare, e che il suo obiettivo è sviluppare “un registro amministrativo informatizzato e interoperabile, che utilizzerà le piattaforme proprie di queste istituzioni per la gestione dei processi penali”.
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