L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) ha annunciato che collabora con ricercatori cubani nella rilevazione e nel monitoraggio delle biotossine marine, in particolare le ciguatossine, che sono veleni prodotti da fioriture nocive di alghe microscopiche.
Secondo una pubblicazione dell'ente, questi sforzi mirano a mitigare i focolai di ciguatera, una malattia causata dal consumo di frutti di mare e pesci contaminati, che può causare da problemi digestivi a sintomi neurologici gravi.
L'AIEA ha formato ricercatori e tecnici cubani, molti dei quali di Cienfuegos, nell'uso di un nuovo approccio denominato test di legame al recettore (RBA, acronimo inglese).
Questo approccio consente di rilevare con precisione le ciguatossine, anche in campioni che contengono più varianti di tossine, specifica la nota.
Allo stesso modo, il trasferimento di tecnologia aiuta gli scienziati dell'isola a monitorare le tossine marine in modo più efficace, consentendo alle autorità di prendere decisioni informate sulla sicurezza dei frutti di mare per proteggere i propri cittadini e mantenere le pesca sostenibili, sottolinea la pubblicazione.
"Con gli strumenti adeguati, i fiorimenti di ciguatera e i focolai di ciguatossine possono essere mitigati in modo efficace", ha affermato Alejandro García Moya, direttore del Centro di Studi Ambientali di Cienfuegos (CEAC).
Dettaglia che "i workshop dell'AIEA per trasferire conoscenze sul monitoraggio e la gestione delle tossine marine sono un aspetto chiave nella costruzione di capacità e nel rafforzamento dei piccoli stati insulari in sviluppo, e hanno un impatto diretto sulla gestione delle fioriture algali nocive e sui loro effetti sui nostri ambienti marini e sulle persone che dipendono da essi".
Un articolo pubblicato dalla AIEA il 10 luglio ha riferito che i fiorimenti algali nocivi (HAB, acronimo inglese) sono responsabili di migliaia di casi di intossicazione in tutto il mondo ogni anno.
Nel mese di marzo il CEAC aveva annunciato l'inizio di questa ricerca con tecniche avanzate. Questa istituzione di ricerca, situata nella parte centrale dell'isola, ha avviato il progetto scientifico Diversità, distribuzione e tossicità di Gambierdiscus spp. e Fukuyoa spp. a Cuba attraverso l'applicazione di tecniche molecolari e nucleari – Ciguatox, riportò allora il quotidiano Granma.
Il Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell'Ambiente del paese descrive sul suo sito web la ciguatera come una intossicazione alimentare causata dal consumo di pesci malati, i cui effetti sugli esseri umani possono essere gravi e portare alla morte.
La persona affetta soffre di disturbi gastrointestinali, tra cui nausea, vomito, coliche e diarrea, seguiti da sintomi neurologici come parestesia (un disturbo sensorial manifestato da sensazioni anormali senza causa apparente, come formicolio), crampi e debolezza.
Può anche sperimentare episodi di ipotensione e ipertensione arteriosa, bradicardia (bassa frequenza cardiaca) e tachicardia (frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto).
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