I familiari di Héctor Eduardo Tamayo Burgos, di 17 anni, chiedono di chiarire la diagnosi medica dell'adolescente, attualmente in gravi condizioni in un ospedale di Santiago di Cuba.
Gli astanti del giovane raccontano che è stato ricoverato nell'Ospedale Pediatrico "La Colonia" a Santiago di Cuba per più di una settimana, e i medici non hanno ancora identificato la causa della sua condizione critica.
Inicialmente, Tamayo Burgos è stato ammesso in una sala di Miscellanee a causa della mancanza di letti in terapia intensiva. Da tre giorni, il giovane si trova in Terapia Intensiva, dove rimane in stato vegetativo, con ossigeno e altri supporti vitali, ha spiegato un familiare al giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada.
All'inizio, Yurina Otero Tamayo ha commentato che "inizialmente lo tenevano in una sala di articoli vari perché non c'era un letto in terapia. Ora non parla e lo tengono con l'ossigeno e tutto il necessario, è come in stato vegetativo e la cosa più triste è che i medici non danno una diagnosi".
Héctor Eduardo, studente dell'undicesimo grado, risiede a Reparto Luis Dagness ad Altamira con suo padre, Eduardo Tamayo Rodríguez, mentre sua madre è detenuta.
Siamo disperati, dicono solo che è critico. Quello che vogliamo ed esigiamo è che ci diano una diagnosi in modo che possa essere trattato e non soffra più", ha aggiunto sua cugina.
La provincia di Santiago de Cuba sta attualmente affrontando una complessa situazione epidemiologica con la conferma della circolazione di quattro virus: dengue, influenza, oropouche e SARS-CoV-2, quest'ultimo responsabile del COVID-19, come ha segnalato mercoledì fonti ufficiali.
Aris Batalla, rappresentante della Croce Rossa a Santiago de Cuba, ha messo in guardia su Facebook che la presenza di questi virus mette a rischio la popolazione, la quale deve estremizzare le misure preventive in mezzo a una grave carenza di farmaci come analgesici e antipiretici.
A sua volta, il direttore nazionale di Epidemiologia del Ministero della Salute Pubblica (MINSAP), Francisco Durán, ha riconosciuto che il paese non dispone di carburante per spruzzare insetticida contro le zanzare, in mezzo a una crescente presenza del virus oropouche a Cuba.
In quel contesto, è emerso ieri che l'ospedale provinciale Saturnino Lora di Santiago de Cuba è in crisi, senza letti né risorse, per affrontare l'aumento dei pazienti che arrivano.
Il giornalista Yosmany Mayeta Labrada ha pubblicato sulla sua pagina Facebook immagini e il racconto di una persona secondo cui un parente è arrivato al centro medico con mancanza d'aria e non c'erano bombole di ossigeno disponibili, erano riservate ai casi gravi.
Riportò inoltre che la sala di osservazione era collassata, piena di mosche e senza letti né aria condizionata, nonostante la pandemia di febbre dell'Oropouche e di dengue che sta colpendo quel territorio.
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