La provincia di Santiago de Cuba si trova ad affrontare una complessa situazione epidemiologica con la conferma della circolazione di quattro virus: dengue, influenza, oropouche e SARS-CoV-2, quest'ultimo responsabile della COVID-19, come hanno segnalato fonti ufficiali mercoledì.
Aris Batalla, rappresentante della Croce Rossa a Santiago di Cuba, ha allertato su Facebook che la presenza di questi virus mette a rischio la popolazione, la quale deve adottare misure preventive estreme in mezzo a una grave carenza di farmaci come analgesici ed antipiretici.
Batalla ha insistito nel fare l'auto-focalizzazione settimanale, dormire sotto la zanzariera, non consumare cibi di dubbia provenienza per strada, bollire l'acqua potabile, usare repellenti, lavarsi spesso le mani e indossare la mascherina, sottolineando che tutte queste malattie si trasmettono attraverso diverse vie.
Tuttavia, la costante presenza di blackout, i lunghi cicli di approvvigionamento idrico in alcune parti della provincia e la precarietà nell'accesso a metodi di cottura degli alimenti rendono difficile il rispetto di molte di queste misure.
Il soccorritore ha sottolineato l'importanza di rimanere idratati e ha aggiunto che "il tè delle radici di coriandolo è molto buono in questi casi, ma faccio un appello alla prudenza".
Per quanto riguarda le raccomandazioni mediche, ha indicato che si dovrebbe utilizzare la dipirona o il paracetamolo, anche se sono carenti in alcuni ospedali della provincia, per la febbre, il mal di testa e i dolori articolari e muscolari.
Tuttavia, ha avvertito che in nessun caso si può assumere ibuprofene, naprossene, diclofenac o piroxicam, e ancor meno aspirina, "per i loro effetti antiaggreganti piastrinici, che riducono la coagulazione del plasma sanguigno e possono aumentare il rischio di emorragie in caso di arbovirosi".
Inoltre, ha sottolineato l'utilità delle vitamine, così come il consumo di gelatine, che vengono acquistate solo nei negozi in MLC o presso le micro, piccole e medie imprese, e il noto brodo di "zampe" di gallina.
Infine, ha sottolineato che è sempre conveniente rivolgersi a un medico, in quanto è la persona competente per prendere decisioni e in nessun caso si dovrebbero assumere antibiotici a meno che non siano prescritti da un professionista sanitario.
CiberCuba ha contattato un medico dell'Ospedale Ambrosio Grillo di Santiago de Cuba, istituzione che di solito si occupa dei casi di malati di arbovirosi, il quale ha dichiarato che negli ultimi giorni hanno lanciato l'allarme per l'arrivo al centro di alcuni pazienti con sintomi della sindrome di Guillain-Barré.
La particolarità di questi casi, secondo il medico che ha preferito mantenere l'anonimato, è che le scoperte sono avvenute dopo la conferma della presenza della febbre di oropouche sul territorio, il che indica una relazione diretta tra questa malattia e la sindrome di Guillain-Barré.
La dengue è sempre presente e non si stavano segnalando casi di Guillain-Barré. Tuttavia, da quando c'è l'oropouche, stanno arrivando alcuni casi con questo sindrome", ha dichiarato il medico, che ha anche avvertito che il regime rimane passivo di fronte a questa situazione.
Recentemente, il Direttore Nazionale dell'Epidemiologia del Ministero della Salute Pubblica (MINSAP), Francisco Durán, ha riconosciuto che il paese non dispone di carburante per effettuare la disinfestazione contro le zanzare, in mezzo a una crescente presenza del virus Oropouche a Cuba.
In una conferenza stampa, il prestigioso dottore ha detto che questa malattia è stata identificata principalmente nelle zone suburbane e rurali, citando il quotidiano Juventud Técnica.
Il virus Oropouche viene trasmesso attraverso una zanzara del genere Culex, presente in tutto il paese e che si riproduce in qualsiasi corpo d'acqua, rendendone difficile il controllo.
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