I cubani Pedro Pablo Pichardo, naturalizzato portoghese, e Jordan Díaz, rappresentante della Spagna, hanno rubato la scena nella fase di qualificazione del salto triplo maschile e hanno mostrato una grande rivalità in vista della finale del Campionato Europeo di atletica leggera, che si tiene a Roma, in Italia.
Pichardo, 30 anni e campione olimpico di Tokyo 2020, e Diaz, 23, si sono sfidati dopo aver dominato facilmente la gara, con misurazioni rispettive di 17,48 e 17,52 metri, entrambi nettamente distanti dal resto dei concorrenti.
In un dialogo pubblicato sul giornale Marca, il più giovane, nativo dell'Avana e dotato di eccezionali condizioni fisiche, ha affermato: "lui è il campione e io sono il nuovo arrivato che viene a togliergli il titolo. È così".
Il santiaguero, dal canto suo, è andato oltre dal punto di vista sportivo nella zona mista dell'impianto sportivo. In risposta a Ismael Pérez, della rivista Runner's, che gli ha ricordato che da tempo non supera i 18 metri, il campione del mondo ha risposto con tono sfidante: "Qual è il tuo nome? Martedì sera mi aspetti qui e ti risponderò".
Senza dubbio, la sfida è stata posta a meno di due mesi dall'inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, che segneranno il debutto sotto i cinque cerchi del giovane Díaz, attualmente allenato dal connazionale Iván Pedroso, una leggenda vivente del salto in lungo.
Pedroso, titolare di Sidney 2000 e plurivincitore mondiale sia all'aperto che al chiuso, è uno dei tecnici più di successo nel campo dell'atletica, essendo anche l'allenatore della stella venezuelana Yulimar Rojas, della spagnola Ana Peleteiro e del connazionale Juan Miguel Echevarría.
La festa europea del "campo e pista", dal 7 al 12 giugno, ha tra i suoi assenti un altro cubano che eccelle nel triplo salto maschile e rappresenta i colori dell'Italia: Andy Díaz, che si trova tra i leader della classifica globale.
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