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Ulises Toirac spiega l'aumento delle valute: "Questa situazione è sfuggita di mano quindici quinquenni fa".

Il comico ha ritenuto che la radice del problema abbia avuto inizio 65 anni fa e, inoltre, non si fermerà.

 © Collage Facebook / Ulises Toirac y CiberCuba
Foto © Collage Facebook / Ulises Toirac y CiberCuba

A causa dell'instabilità nel mercato informale delle valute, il comico cubano Ulises Toirac, con il suo umorismo singolare, ha opinato che il discontrollo del prezzo delle valute estere è iniziato 65 anni fa.

Secondo Toirac, "quello di chinarsi per prendere slancio dalle valute (e la loro successiva ascesa) ha scatenato un'isteria collettiva e un comportamento nella vendita di prodotti degno di ammirazione", ha dichiarato su Facebook, facendo riferimento al rapporto tra il mercato nero e l'inflazione a Cuba, che tiene in scacco la popolazione.

Cattura di Facebook / Ulises Toirac

Facendo sfoggio della comicità che ha conquistato tanti ammiratori, Toirac ha spiegato il fenomeno nel suo proprio linguaggio: "Che Borondongo ha dato a Bernabé e... (quello dei limoni vende caro perché il suo muratore lo ha inchiodato, perché il muratore è stato inchiodato dal barbiere, perché il barbiere è stato inchiodato da quello dei sigari, perché quello dei sigari è stato inchiodato...) non è altro che il riflesso di una coscienza sociale che arriva a staccarsi persino dal valore a cui acquisiamo le valute".

"E non si fermeranno. Né il dollaro né Borondongo", disse sul social network. "Questa situazione è sfuggita di mano quindici lustri fa".

In tal senso, il comico ha espresso la sua profonda preoccupazione per la disumanizzazione che regna oggi nella società cubana, dove vige la legge del più forte, o di chi ha più soldi.

"‘Aiuterai il prossimo’ è il più violato in questa isola nonostante ‘Non commetterai adulterio con la moglie d'altri’ sia sempre in cima alle classifiche", osservò.

Infine, ha considerato che in tutto il mondo "le valute si comportano temporaneamente in questo modo, anche se la logica economica indica il contrario ed è dovuto a molti altri fattori, tra cui quelli psicologici".

Recentemente, l'economista cubano Emilio Morales in un'intervista concessa a CiberCuba ha espresso il parere che sia "impossibile" che il peso cubano si sia rivalutato da solo, guadagnando terreno sul dollaro, come è avvenuto negli ultimi giorni.

Inoltre, ha indicato le ciberclarias dell'UCI (Università delle Scienze Informatiche) come responsabili dell'acquisto e della vendita di valute a un prezzo inferiore a quello stabilito dal mercato nero.

Secondo Emilio Morales, l'unica notizia che potrebbe rivalutare il peso è "il crollo del Governo" perché potrebbe esserci la speranza di un cambiamento di sistema. Finché ciò non avviene, il peso continuerà a salire.

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