L'inflazione ufficiale a Cuba ha superato il 2% lo scorso mese di aprile, particolarmente influenzata dal prezzo dei generi alimentari, ha informato l'economista cubano Pedro Monreal.
L'esperto ha spiegato in un thread di X che "nonostante la moderazione dell'inflazione ufficiale mensile a Cuba ad aprile, questa ha superato il 2%, un livello che è stato superato in 12 dei 16 mesi precedenti".
Sebbene il maggior aumento mensile dei prezzi si sia verificato nelle "bevande alcoliche e tabacco" e nei "trasporti", associati a decisioni economiche governative, il maggiore impatto sull'inflazione generale si è concentrato sui prodotti alimentari (commercio e ristorazione).
Monreal sottolinea che nei primi quattro mesi dell'anno, l'aumento del prezzo della carne di maiale ha avuto il maggiore impatto nella divisione "alimenti e bevande non alcoliche", evidenziando che il fallimento della politica agricola rende più costosa una fonte cruciale di proteine di origine nazionale.
In sintesi, sono stati gli alimenti a spiegare quasi tre quarti dell'aumento dei prezzi di aprile, ha detto l'economista.
Per Monreal, senza un aumento dell'offerta di cibo è difficile presumere che l'inflazione a Cuba diminuirebbe in modo sostanziale, che, in termini annuali, è entrata in un "plateau" tra il 31% e il 34% di crescita dall'inizio di novembre 2023.
Il dato mette in discussione il racconto ufficiale secondo cui si sta "progredendo" nella stabilità macroeconomica; mentre i dati del regime "indicano il naufragio del componente antiinflazionario del pacchetto economico del 2024, con un effetto costante di perdita del potere d'acquisto".
Attualmente il salario minimo a Cuba, fissato a 2.100 CUP dalla Task di Riordino, è a malapena sufficiente per acquistare due chili di pollo, riflesso di una grave crisi del potere d'acquisto dei lavoratori, di fronte ai prezzi gonfiati di cibo e beni di prima necessità.
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