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Díaz-Canel dice che il Venezuela può contare su Cuba per qualsiasi cosa.

Díaz-Canel disse al ministro degli esteri venezuelano, che sta effettuando una visita ufficiale all'isola, che Cuba manterrà la cooperazione con il Venezuela mentre ne avranno bisogno.

  • Redazione di CiberCuba

Miguel Díaz-Canel y Yvan Gil Pinto, canciller de Venezuela © Estudios Revolución
Miguel Díaz-Canel e Yvan Gil Pinto, ministro degli esteri del Venezuela.Foto © Estudios Revolución

Il leader cubano Miguel Díaz-Canel ha affermato mercoledì che il Venezuela può contare su Cuba per qualsiasi cosa.

Così ha ribadito il successore di Raúl Castro al ministro degli Esteri venezuelano, Yvan Gil Pinto, che sta effettuando una visita ufficiale all'isola, assicurandogli che Cuba manterrà "la cooperazione con il Venezuela finché ne avrete bisogno".

Il ministro chavista viaggia a L'Avana in un momento delicato per il suo paese, poiché si avvicinano le elezioni presidenziali - che si terranno il 28 luglio - in cui Maduro intende perpetuarsi, aiutato dai servizi segreti del regime cubano.

In un messaggio sul suo account Twitter, Díaz-Canel scrisse che è stato molto piacevole ricevere Yván Gil, a cui ha inviato un saluto fraterno per Nicolás Maduro.

Espresso il nostro costante sostegno alla Rivoluzione Bolivariana e Chavista e alla sua unione civico-militare, ha dichiarato il leader cubano.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri del Venezuela ha dichiarato che l'obiettivo del suo viaggio è quello di esaminare, supervisionare e rivedere gli accordi di cooperazione tra i due Paesi.

Ha inoltre menzionato gli importanti sfide comuni da superare, in situazioni contingenti e a lungo termine, ha rivelato l'account della Presidenza cubana su Twitter.

La situazione di Maduro è tesa, dato che l'ex candidata dell'opposizione, María Corina Machado, rimane molto popolare nonostante la sua disabilità.

Il regime venezuelano, che di solito si guida dall'esperienza e dai consigli dei servizi segreti cubani, ha intensificato la repressione politica nel paese.

Nel frattempo, Cuba è sull'orlo del collasso e teme un nuovo scoppio sociale a causa della crisi del carburante, dei blackout e della diffusa carenza di beni.

La Habana ha urgente bisogno del petrolio di Caracas, che però ha inviato solo 34.000 barili al giorno a marzo, molto al di sotto della media di 56.000 bpd del 2023.

Anche se le esportazioni di petrolio venezuelano sono aumentate a marzo ai livelli più alti dal 2020, sembra che le elezioni e la maggiore domanda internazionale di greggio in mezzo alla temporanea revoca delle sanzioni statunitensi sul carburante venezuelano stiano influenzando le spedizioni verso l'isola, rispetto all'anno scorso.

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